Nel campo della psicologia, il paradigma costruttivistico ha avuto un ampio sviluppo. La psicologia educativa, seguendo precetti costruttivi, ha istruito il docente in un processo di insegnamento-apprendimento di carattere soggettivo, in cui i giovani costruiscono internamente i propri sistemi di conoscenza. Il paradigma costruttivista nell’educazione comprende che lo studente è il centro del processo educativo e non un mero destinatario di saperi.
Di conseguenza, gli insegnanti sono i mediatori del processo di apprendimento. Il maestro è un ispiratore di quel processo e dell’autonomia degli studenti. A tal fine, l’educatore deve conoscere le tappe dello sviluppo cognitivo dei bambini e dei giovani al fine di provocare un’istruzione indiretta, che non si basa sull’accumulo di conoscenze per ripetizione, ma sulla risoluzione soggettiva e autarchica di problemi, da inferenze e associazioni.
Il costruttivismo nell’educazione si presenta come un sistema-guida attraverso il quale lo studente è stimolato a trovare un ordine e un significato a situazioni specifiche. L’insegnante rende propizia l’attività formativa dello studente che, partendo da ciò che già sa, approfondisce e rafforza l’apprendimento.
Questo tipo di insegnamento comporta la riduzione dell’autorità del maestro come fonte di sapere, anche se il suo ruolo e la sua presenza rimane di prim’ordine. Il metodo costruttivo mira a stimolare lo sviluppo cognitivo degli studenti, stimolando la loro autonomia etica e intellettuale: sviluppo di sistemi di valori e capacità critica.
Che cosa è il paradigma costruttivista?
Il paradigma costruttivista è consustanziale alla corrente psicologica, pedagogica e filosofica del costruttivismo. Dalla filosofia, il paradigma costruttivista è un modo di interpretare la realtà, che capisce sapendo come un costrutto mentale, originato dall’esperienza cognitiva della persona che impara. Per questo paradigma la conoscenza è il prodotto di un processo particolare, che è strutturato sulla base del discernimento dei fenomeni osservati.
In questo senso, la realtà è il prodotto della costruzione interna, che deriva dalle caratteristiche psicologiche. La realtà non deve essere compresa e studiata allo stesso modo da altri soggetti, ma ogni individuo la costruisce e la capisce sulla base di esperienze precedenti, attitudini e saperi.
Tuttavia, la strutturazione della conoscenza sotto questo paradigma non è possibile senza l’esistenza di terzi, perché il sapere diventa della vita sociale. Inoltre, il sapere non si espande senza l’intervento degli altri.
Il paradigma costruttivista, come sistema epistemologico (modo di conoscere), cerca di sapere come si origina e modifica la conoscenza. Non è una prospettiva pedagogica. A tal fine, il paradigma costruttivista è una teoria genetica; cerca di spiegare l’origine del sapere fin dai suoi inizi. E, inoltre, è una teoria del processo di conoscenza: fa luce su come inizia e completa il sapere.
Caratteristiche del paradigma costruttivistico
Le caratteristiche del paradigma costruttivistico sono definite in base alle domande ontologiche, epistemologiche e metodologiche.
La domanda ontologica
Cerca di definire che cosa è suscettibile di essere conosciuto della realtà (l’essere in quanto tale), per la cui questione il paradigma costruttivista difende l’esistenza di realtà diverse e socialmente costruite, lontane da precetti naturali, causali o di altro tipo.
In questo caso, si parla di un’ontologia relativista, perché la realtà nasce dalla somma di idee secondo esperienze diallogiche del soggetto con l’ambiente. È noto dalle conoscenze precedenti, ma tollera allo stesso tempo altre costruzioni e comprensioni sull’ambiente e le sue espressioni.
La domanda epistemologica
Focalizza la sua attenzione sull’origine, la natura e i contenuti del sapere umano. Cioè, qual è il legame del conoscitore con quello conosciuto. Il paradigma costruttivista si caratterizza a questo livello come monista e soggettivista, perché non si può dissociare il ricercatore dal suo oggetto di conoscenza. Le scoperte di un’indagine sono incrociate con lo sviluppo della ricerca e i principi e le idee del ricercatore permeano l’intero processo.
La domanda metodologica
È la questione di come conosce il paradigma costruttivista: lo fa attraverso un approccio ermeneutico (interpretativo), che consiste nell’acquisizione di conoscenze attraverso la critica e lo studio della realtà. In questo modo non si cerca di spiegare i fenomeni, ma di comprenderli.
Secondo l’analisi, il paradigma costruttivistico è contrario al paradigma positivista, poiché il secondo si basa sulla premessa che la realtà è una sola, che è regolata da leggi naturali (causa-effetto). È così che il paradigma costruttivista è governato da una metodologia non interventista che, contrariamente al paradigma positivista, non cerca di rivelare, predire e dominare le manifestazioni della realtà. In sintesi, il paradigma costruttivista ha le seguenti caratteristiche:
- La realtà non esiste come un fenomeno stabile, ma è quello che ogni persona comprende.
- Il paradigma costruttivista si basa sull’esperienza e sulle nozioni preliminari che servono a capire le presenti.
- Per i costruttivisti ogni persona è un mondo: una stessa situazione ha diverse interpretazioni in base al numero di persone, che dipendono dai loro pensieri e feedback passato.
Il paradigma costruttivistico in psicologia sottolinea l’idea che ogni persona cerca di dare un senso alla sua vita, di comprenderla, di edificarla, secondo quella che considera la realtà più adeguata. È non solo uno dei più importanti paradigmi della psicologia, ma anche il responsabile di enormi studi, proposte e pratiche nel campo dell’istruzione a partire dagli anni ’60. Le sue caratteristiche sono:
- La nozione di realtà per il soggetto è personale ed è crociata per le sue esperienze passate che determinano il suo presente.
- Da quanto precede si evince che le loro esperienze passate sono essenziali per la comprensione degli eventi che si verificano nel presente.
- La comprensione e il modo di affrontare le situazioni è per i costruttivisti assolutamente individuali.
Importanza del paradigma costruttivista
Il paradigma costruttivista emerge dopo l’interesse di confrontare le discipline di fatto con quelle sociali. Le scienze esatte accumulano il sapere e applicano metodi di ricerca sperimentali; al contrario, il sistema costruttivista cerca di intromettersi in temi ed eventi storici complessi, in cui la conoscenza non è assoluta ed accumulata. La realtà storico-sociale varia col passare del tempo.
In questo senso, la principale predica del paradigma costruttivistico sociale è che la conoscenza del contesto si ottiene a partire da processi sociali diallogici e dall’intervento di strumenti retorici persuasivi e simbolici.
Per il paradigma costruttivistico la realtà esiste, ma è rappresentata in vari modi nei costrutti mentali dei soggetti che fanno parte di una specifica comunità. Opposta alla posizione deterministica del paradigma positivista, il relativismo del paradigma costruttivista identifica che non ci sono realtà uniche e determinate. È una sorta di prospettiva, perché valorizza le percezioni individuali, che danno luogo a molteplici bisogni e interpretazioni del contesto umano.
Poiché il contesto o la realtà per i costruttivisti è nei significati che una comunità struttura, il meccanismo per affrontarla è l’interazione o l’intersubilità tra gli agenti del fenomeno, essendo il ricercatore un agente in più, con la stessa gerarchia degli altri membri della comunità.